Prestito su Pegno
Cresce l’attenzione per il prestito su pegno, un mercato che vale circa 800 mln di euro, che è caratterizzato dal lato dell’offerta da un elevato grado di concentrazione, con la presenza di intermediari disponibili ad accordare finanziamenti istantanei, di importo medio che non supera i mille euro, garantiti da oro e preziosi, con discreti ritorni dal punto di vista della redditività e rischio di credito tendente a zero.

Le origini
Il profilo del prenditore, storicamente appartenente alle fasce meno abbienti, che vedeva in questo prodotto l’ultima soluzione prima di rivolgersi all’usura, si è ora evoluto e comprende anche la piccola borghesia, composta da artigiani e micro-imprenditori, commercianti e qualche professionista, soggetti impossibilitati ad attendere le lunghe tempistiche, tipiche degli affidamenti bancari.
La scelta
Le esigenze da soddisfare riguardano tipicamente spese straordinarie e improvvise, imposte, debiti o ad altre emergenze conseguenti alla crisi. I richiedenti, non potendo attendere i tempi di un fido ordinario, decidono quindi di impegnare oro e preziosi per ottenere immediatamente la liquidità necessaria, con l’obiettivo di riscattarli nei mesi successivi.


Il Report redatto da Consilia BM
Consilia Business Management ha condotto una survey sugli operatori del pegno, finalizzata ad analizzare le caratteristiche del mercato e le tendenze in corso.
Dalla survey sono emersi alcuni elementi interessanti che rendono particolarmente attrattivo questo mercato e giustificano il recente ingresso anche di nuovi operatori.
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